Commento al Vangelo del 3/05/’09

1 Mag

Vangelo: Gv 10,11-18. Diventare Pastore anch’io? Alla scuola del senso del ‘Pastore’: ecco il messaggio evangelico. Cosa vuol dire oggi essere ‘pastore’, cioè in grado di reggere il gregge dei propri pensieri, delle proprie parole e delle proprie azioni?
E poi, anche reggere e guidare anche quelle degli altri?
E sapersi e saperli indirizzare alla Verità?

Il Pastore è la guida necessaria che oggi ognuno cerca per se stesso, per gli altri e per ordinare il gregge del mondo, in questo marasma e caos progressivo dei mercenari di oggi, pronti a tutto, anche a dare la vita…ma non per gli altri, ma contro gli altri: fisicamente, ma soprattutto moralmente.

Il Pastore fa gregge, fa unità e fa Chiesa illuminando con la sua propria identità, forgiata e purificata continuamente attraverso l’offerta della vita: nella disponibilità, nell’accoglienza, nel donarsi al gregge stesso.

Pastore e gregge sono unità, senza mai confondersi, in quanto il Pastore si offre al gregge totalmente, e il gregge offre solo il meglio di sè al Pastore: la fiducia.
La fede, cammmino di saldatura tra gregge e Pastore, avviene attraverso il confronto con tutto ciò che è mercenario, e che grazie a questo metro di misura dà la possibilità alle pecore di non lasciarsi condurre nell’ingenuità, nell’ignoranza e nell’inganno, ma di essere sempre più ad immagine di quella pecora che è l’Agnello di Dio, la pecora più vera e valida dell’umanità e per l’umanità di oggi.

don Luciano Sanvito

da:www.qumran2.net

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